Riparazione dei danni e miglioramento sismico dell'ex Convento di San Domenico, danneggiato dagli eventi sismici del 24 agosto 2016 e successivi
Oggetto del presente progetto definitivo ed esecutivo è il restauro per la riparazione dei danni e
miglioramento sismico dell’ex Convento di San Domenico a seguito degli eventi sismici del 24
agosto 2016 e successivi, come da Ordinanza Speciale n.1 del 9 aprile 2021, ex articolo 11, comma
2, del DL 76/2020 “Interventi di ricostruzione della Università di Camerino” in cui questo intervento
viene individuato tra quelli di particolare criticità ed urgenza).
In particolare l’intervento in oggetto, assieme a quelli di cui al comma 1, lettere d), f), g) della
Ordinanza Speciale n.1 sopra citata, integrano quelli inclusi nell’ordinanza n.109 del 2020.
Gli interventi individuati in questa ordinanza “risultano essere di particolare urgenza ai sensi e per
gli effetti dell’ordinanza n. 110 del 21 novembre 2020 per i seguenti motivi come evidenziati dalla
relazione del sub Commissario redatta a seguito dell’istruttoria congiunta con l’Università degli
studi di Camerino:
a) sono ubicati in centro storico, in zona perimetrata resa accessibile solo dal mese di febbraio 2021
a seguito degli interventi di ripristino della viabilità. L’inaccessibilità ai luoghi ha provocato gravi
ritardi negli interventi e un crescente progressivo ammaloramento degli edifici, ivi compresi quelli
storici, nonché delle opere provvisionali e di consolidamento, che rischia di compromettere la
stabilità delle singole strutture e il loro stato di conservazione, con il conseguente potenziale
verificarsi di danni irrimediabili a persone e cose, tra cui al patrimonio storico architettonico e a
quello librario e archivistico costituito da migliaia di testi custoditi presso la Biblioteca nei locali di
palazzo Granelli e di Palazzo Da Varano;
b) si rende necessario garantire quanto prima la ripresa piena ed effettiva delle attività accademiche
di didattica, ricerca, trasferimento tecnologico e ospitalità di studenti e docenti dell’Università, molti
dei quali provenienti da fuori sede, attraverso la disponibilità di adeguati spazi, in particolare
nell’attuale situazione di emergenza epidemiologica da Covid-19. “